HIC SUNT LEONES; questo detto latino significa: “QUI CI SONO I LEONI”. Era la didascalia che compariva sulle carte geografiche dell'Africa del XIX secolo e stava ad indicare quelle zone che ancora, in quelle terre, non erano state esplorate; che erano, quindi, sconosciute. Come a dire: “Qui non sappiamo cosa ci sia, però è certo che ci sono i leoni”. Spinti dalla curiosità ci siamo avventurati in una terra sconosciuta per noi da esplorare, per catturare forme adatte a fornire nuova linfa e stimoli alla ricerca musicale che da anni ormai rappresenta il nostro impegno per un'arte che possa servire fondamentalmente il pensiero. La nostra maggiore aspirazione è (lo è sempre stata) quella di produrre delle “cose musicali” che oltre ad essere fruibili dal pubblico, siano anche motivo di un pensiero per quanto possibile non omologato. Per questo con i nostri bagagli culturali ci siamo avventurati, divertendoci anche molto, ad esplorare una terra per noi sconosciuta, per scoprire quante e quali messi di originalità ed intelligenza musicale sia stato possibile trovare e raccogliere...e pensiamo di averne raccolte.
La scelta dei brani spazia dall'omaggio a Giovanni Vespasiani, con una poesia in lingua sanbenedettese scritta negli anni venti e che noi abbiamo messo in musica, a canti più inerenti la tradizione popolare, o ancora a canti della tradizione degli ebrei Sefarditi ancora oggi presenti nei Balcani e nel nord della attuale Turchia fino a due brani in lingua d'Oil scritti nel XII e XIV secolo, uno della trazione dei trovieri e l'altro come esempio dell'ARS NOVA dell'era gotica. Poi abbiamo voluto cantare dell'incontro tra Circe ed Ulisse fatto di assoluta “terrestre umanità”. E non poteva mancare il consueto e devoto omaggio a Francesco Stabili (Cecco D'Ascoli) scienziato e poeta di Ascoli Piceno che scrisse un poema di divulgazione scientifica in lingua volgare ascolana e che per questo nel 1327 fu bruciato sul rogo con l'accusa di eresia, negromanzia e patti con il demonio.
Dedicato a tutti coloro che anche quando finalmente hanno trovato ciò che cercavano, continuano a cercare, convinti cha magari da qualche altra parte, in qualche altra terra di leoni, c'è ancora qualcosa da scoprire... ed ancora... ancora... ancora....
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Argeo Polloni |
Voce, chitarra, ghironda, ciaramella, bouzouky |
Franco Leonardi |
Voce, batteria, tamburelli, darbouka, percussioni |
Giorgio Leonardi |
Voce, chitarra battente, chitarra elettrica, cistern, bouzouky, viella da gamba |
Pierpaolo Marini |
Basso elettrico, chitarra elettrica, chitarra acustica, ocarina, sint analogico, organetto diatonico, harmonium indiano |
Mixato da Luca Andrea Vittori presso il "Fondaco studio" di Ascoli Piceno |
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